DAMIANO

Damiano, il robottino dagli occhi grandi e speranzosi, diviene l'incarnazione di una straordinaria storia che affonda le sue radici nella grande migrazione del dopoguerra, spesso diretta verso l'America. Nella sua narrazione epica, Damiano emerge come il frutto del sapiente lavoro di un artista straordinario, capace di trasformare i diversi materiali in una testimonianza vivida e commovente delle esperienze vissute.

L'abilità dell'artista si manifesta conferendo vita e profondità alla sua narrazione visiva. Attraverso viaggi rocamboleschi, difficili e privi di sconti, l'opera si erge come un monumento alla bravura di chi l'ha creata, riuscendo a rendere tangibili le sfide dell'emigrazione in una scultura coinvolgente.

Damiano diventa così un nonno collettivo, simbolo di speranze e aspirazioni che risuonano universali. Con una cartolina tra le mani, il robottino incarna il talento dell'artista nel catturare non solo la forma fisica, ma anche l'essenza emotiva di una storia condivisa. La sua posa all'aeroporto, in attesa di essere accolto, si trasforma in un'invocazione diretta agli spettatori, sottolineando il coraggio di coloro che, come lo zio d'America, hanno osato sfidare se stessi e il mondo oltre oceano.

L'artista ci guida a riflettere sulla resilienza e sulla speranza incarnate nelle storie di chi, controvento, ha intrapreso il viaggio verso l'ignoto. La maestria nel plasmare il materiale e l'abilità di tradurre l'esperienza umana in un'opera d'arte emozionante evidenziano la grandezza dell'artista dietro Damiano.