ELISABETTA

Questa straordinaria opera è un viaggio nei sogni, un affresco che rievoca l'epoca in cui le note dei Beatles e dei Rolling Stones accompagnavano il fervore di una generazione. Al centro di questo mondo sognante, emerge la figura di Elisabetta, la dama di latta, le cui radici sono saldamente ancorate a Londra, come indicato dal riflesso imponente del celebre magazzino Harrod's sulla sua testa.

Elisabetta, o Betta come affettuosamente la chiamano, è più di una semplice figura. È la personificazione di un sogno, di un desiderio ardente. Cresciuta nella periferia, ha sfidato ogni aspettativa e convenzione. Il suo cuore batteva al ritmo di un genere diverso, ispirato dalle note di Judy Garland, una musa che la guidava verso un destino musicale insolito.

Abbandonando il collegio di suore e sfuggendo alle aspettative della sua madre, Elisabetta ha lasciato il suo passato per cercare la sua identità a Londra. Nella magia di Piccadilly, ogni nota che esce dalle sue labbra racconta la storia di una metamorfosi, un cambiamento di mondo e pelle, ispirato dalla forza e dalla determinazione.

Il nome Elisabetta appartiene al passato remoto, un ricordo lontano. A Londra, si fa chiamare Liz, un omaggio di eleganza alla Taylor. Il sogno di diventare una cantante è ancora lì, palpabile, a un passo dall'essere esaudito. Liz è la incarnazione di chi crede fermamente nei propri sogni, una donna coraggiosa che ha scelto di inseguire la sua passione senza compromessi.

La domanda rivolta al pubblico diventa un invito riflessivo: "E voi? Avete avuto il coraggio di seguire il vostro sogno?" Quest'opera non è solo un dipinto, ma una provocazione, un richiamo a ciascuno di noi di esplorare i confini dei nostri sogni e di avere la determinazione di realizzarli, proprio come Liz, la cantante di Piccadilly.