POP-CYCLE

Pop-cycle è un'opera magica, dove una bicicletta diventa la protagonista indiscussa del palcoscenico! È un inno alla libertà che esplode fuori dalla tela con la sua tridimensionalità spaziale. Chi avrebbe mai pensato che una bici potesse essere così epica? 

Questa creazione è una fuga avventurosa dal consumismo impazzito del terzo millennio, un gioco tra natura e tecnologia in cui, purtroppo, la natura spesso perde. L'artista sembra desiderare una fuga dal mondo patinato dei millenials, da una dimensione distopica che, certo, ci affascina ma ci allontana anche dai valori educativi tradizionali. 

Il cuore pulsante di questa tela? La ricerca disperata di un rifugio sicuro, un po' come cercare le chiavi in una borsa senza fondo. L'autore, in un gesto eroico, abbandona la bicicletta e prosegue a piedi, addirittura lasciando la giacca, l'ultimo ricordo di un'epoca che non gli appartiene più.

L'opera fa sorridere, riflettere e forse anche scuotere un po' la testa. È il dipinto di un'avventura urbana, una commedia sulla lotta eterna tra natura e tecnologia, con la bicicletta che emerge come la Regina Elisabetta in mezzo a Buckingham Palace. E chissà, forse alla fine della strada, l'artista troverà quel porto sicuro, o forse no. Nel frattempo, noi spettatori possiamo solo applaudire questa divertente corsa artistica!